The Wolf of Wall Street [Full HD]

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    The Wolf of Wall Street



    ★ Locandina ★

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    ★ Presentazione del film ★

    The Wolf of Wall Street è un film del 2013 diretto e prodotto da Martin Scorsese.
    La pellicola, adattamento dell'autobiografia Il lupo di Wall Street edita in Italia da Rizzoli Editore nel gennaio 2014, narra l'ascesa e la caduta di Jordan Belfort, spregiudicato broker newyorkese interpretato da Leonardo DiCaprio alla sua quinta collaborazione con Scorsese. Fulcro della pellicola è la sua vita fatta di eccessi che lo porteranno poi a una rovinosa caduta.

    Accolto positivamente dalla critica, il film ha ricevuto cinque nomination agli Oscar nelle categorie miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista e migliore sceneggiatura non originale, non vincendone però nessuno.
    The Wolf of Wall Street è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 25 dicembre 2013, distribuito dalla Paramount Pictures, mentre in Italia la pellicola ha debuttato il 23 gennaio 2014, distribuita da 01 Distribution.



    ★ Informazioni generali ★

    Titolo originale: The Wolf of Wall Street
    Lingua originale: inglese
    Paese di produzione: Stati Uniti d'America
    Anno: 2013
    Durata: 180 minuti
    Genere: biografico, commedia nera
    Valutazione IMDb: 8,2/10
    Valutazione Mymovies: 3,92/5
    Valutazione Cineblog: 3,98/5



    ★ Sinossi ★

    Assunto come semplice telefonista dalla LF Rothschild, una società di brokeraggio di Wall Street, e subito contagiato dalla selvaggia ambizione dei giovani broker che vi lavorano, l’ambizioso, geniale e spericolato Jordan Belfort (Leonardo DiCaprio) partendo quasi dal nulla giunge, nel giro di pochi anni, a fondare la sua società, la potentissima Stratton Oakmont, conosciuta anche come la “Disneyland dei broker”, dove il denaro si moltiplica senza controllo.
    Ma non bastano otto Ferrari, la villa più grande degli Hamptons, una moglie trofeo (l’ex modella inglese Nadine, interpretata da Margot Robbie), l’elicottero personale pilotato in stato di ebbrezza, per diventare padrone del mondo o della propria vita. Dipendente da ventidue sostanze diverse, dalle orge, e dal vizio implacabile della grandezza, Belfort non sa di andare incontro a una caduta più spettacolare persino della sua formidabile ascesa…



    ★ Trailer ★

    icona-streaming Guarda il teaser trailer ufficiale in italiano

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    ★ Cast ★

    Regia: Martin Scorsese
    Soggetto: Autobiografia Il lupo di Wall Street di Jordan Belfort
    Sceneggiatura: Terence Winter
    Produttore: Martin Scorsese, Leonardo DiCaprio, Riza Aziz, Joey McFarland, Emma Tillinger Koskoff
    Produttore esecutivo: Georgia Kacandes, Alexandra Milchan, Rick Yorn, Irwin Winkler
    Casa di produzione: Appian Way, EMJAG Productions, Red Granite Pictures, Sikelia Productions
    Distribuzione (in Italia): 01 Distribution
    Fotografia: Rodrigo Prieto
    Montaggio: Thelma Schoonmaker
    Effetti speciali: Rob Legato
    Musiche: Howard Shore
    Scenografia: Bob Shaw
    Costumi: Sandy Powell
    Trucco: Jill Astmann, Francesca Buccellato, Sian Grigg, Brenna McGuire, Mary McNamara, Donyale McRae, Rosemary Redlin

    PersonaggiInterpretiDoppiatori italiani
    Jordan BelfortLeonardo DiCaprioFrancesco Pezzulli
    Donnie AzoffJonah HillSimone Crisari
    Naomi LapagliaMargot RobbieDomitilla D'Amico
    Mark HannaMatthew McConaugheyFrancesco Prando
    Patrick DenhamKyle ChandlerAlberto Angrisano
    "Mad" Max BelfortRob ReinerCarlo Valli
    Brad BodnickJon BernthalRoberto Draghetti
    Manny RiskinJon FavreauPaolo Marchese
    Jean-Jacques SaurelJean DujardinMarco Rasori
    Zia EmmaJoanna LumleyAurora Cancian
    Teresa PetrilloCristin MiliotiFederica De Bortoli



    ★ Qualità ★

    DTS-HD-1080p

    Formato video: MKV ad altissima definizione (risoluzione: 1920x800 pixel; fonte: BDRip)

    Lingue e formati audio:

    1. Italiano: DTS-HD Master Audio a 5.1 canali [bitrate: 1509 kbps]
    2. Inglese: DTS-HD Master Audio a 5.1 canali [bitrate: 1509 kbps]

    Sottotitoli:

    1. Italiano (forzati)
    2. Italiano (completi)
    3. Inglese (completi)

    N.B. L'ascolto in multicanale (e, più in generale, nella codifica DTS-HD Master Audio), la scelta della lingua e la visualizzazione dei sottotitoli completi sono operazioni eseguibili soltanto attraverso il download.
    Nello streaming, l'audio è in due canali (formato: AAC a 160 kbps), la lingua parlata è l'italiano ed i sottotitoli sono presenti solo nelle parti in cui si rivelano necessari per la comprensione (vedasi spezzoni in lingua originale, cartelli, ecc.).



    ★ Trama generale ★


    1987: Jordan Belfort inizia la sua carriera come apprendista broker a Wall Street sotto la guida dell'eccentrico Mark Hanna. È quest'ultimo che lo introduce a uno stile di vita esagerato basato sul sesso e sull'assunzione di droghe di ogni tipo per aiutare la mente a raggiungere importanti risultati. Jordan impara anche a compiere azioni disoneste che gli consentono di guadagnare molti soldi, e ben presto ottiene la licenza di broker. Il giorno stesso della sua assunzione alla L.F. Rothschild si verifica un improvviso crollo della borsa, il cosiddetto "lunedì nero", causando il fallimento dell'azienda e, di conseguenza, il suo immediato licenziamento.

    Per assecondare il suo sogno di diventare milionario, la moglie Teresa lo indirizza allora verso un modestissimo call center che si occupa della vendita di azioni quotate pochissimo. Grazie al suo stile aggressivo Jordan riesce ben presto a tornare in carreggiata e a riprendere la sua carriera di broker, ottenendo guadagni sempre maggiori (grazie al 50% dei ricavi sulle commissioni delle azioni che riesce a vendere (le penny stock), contro l'1% che otteneva a Wall Street).

    Poco dopo il ragazzo incontra Donnie Azoff, un suo vicino di casa affascinato dal suo stile di vita: i due decidono di mettersi in affari assieme e fondano un proprio studio, arruolando diversi malviventi medio-borghesi che abitavano nel quartiere, in particolare spacciatori di droga. Belfort li istruisce su come truffare i clienti e ben presto lo studio si trasforma in una società, la Stratton Oakmont (che Jordan, falsamente, per attirare sempre più clienti, spaccia per antichissima società di brokeraggio in attivo da decenni).

    Dietro l'apparenza rispettabile c'è in realtà un complesso giro di truffe, che consente agli impiegati di guadagnare tantissimi soldi su ogni commissione. Attirata dal grande successo della società di Belfort, la rivista economica Forbes pubblica un articolo che mette in luce le sue attività truffaldine, dando a Belfort l'appellativo di The Wolf of Wall Street, ma ciò non fa altro che procurare una notevole pubblicità all'azienda, che ottiene un numero incredibile di nuovi assunti. Jordan e i suoi impiegati conducono una vita di eccessi tanto al lavoro quanto nel privato. L'uomo tradisce regolarmente Teresa con diverse prostitute e diventa ben presto dipendente da cocaina e quaalude. Ad un party aziendale Jordan incontra la bellissima Naomi Lapaglia, con la quale inizierà una relazione che lo porterà a divorziare da sua moglie per sposarsi con la nuova amante, con cui avrà anche una figlia di nome Skylar.

    Intanto l'agente FBI Patrick Denham inizia a indagare sugli illeciti della Stratton; Jordan ottiene inoltre le azioni di Steve Madden, un importante produttore di calzature, guadagnando in un attimo ben 22 milioni di dollari. Per nascondere i proventi all'FBI, Belfort li trasferisce su un conto svizzero, usando come prestanome una zia inglese di Naomi, Emma, e come corriere la fidanzata slovena del suo socio Brad Bodnick, che verrà arrestato a causa di un diverbio con Donnie: questo mette a rischio l'azienda ma fortunatamente l'uomo non li tradirà, rimanendo in galera per tre mesi pur di non rivelare i loro nomi.

    Donnie, sentendosi colpevole di questa sventura, regala a Jordan un flacone di un particolare tipo di quaalude, vecchio di circa quindici anni. Poiché le pillole sono vecchie sembrano non avere effetto, così i due ne assumono un'abnorme quantità. Quella sera l'investigatore privato al soldo di Jordan, Bo Dietl, gli telefona per rivelargli che, dopo l'incidente di Brad, i telefoni di casa sua sono stati messi sotto controllo. In quel momento gli effetti della droga si fanno sentire e Jordan rimane quasi paralizzato; nonostante questo riesce a tornare a casa, dove trova Donnie al telefono con Saurel, il banchiere svizzero d'accordo con loro. Jordan riesce a impedire che l'amico gli riveli ciò che è successo con Brad, ma gli causa così un principio di soffocamento, dal quale riuscirà a salvarlo solo assumendo altra cocaina. Il giorno dopo Jordan verrà arrestato per guida in stato d'ebbrezza, ma sarà scarcerato quasi subito per mancanza di prove.

    A causa del rischio sempre maggiore di essere scoperto, Jordan decide di lasciare l'azienda, affidando il comando a Donnie e posizioni di rilievo ai suoi amici, ma durante il suo discorso di commiato ritratta. Nel corso di un viaggio in yacht in Italia, arriva la notizia della morte di zia Emma e, contemporaneamente, quella che Steve Madden avrebbe tolto le azioni dall'azienda. Jordan ordina immediatamente di partire per Monaco al fine di riprendersi il capitale lasciato scoperto da Emma a Ginevra, ma una violenta tempesta fa naufragare l'imbarcazione e tutti si salvano per miracolo, soccorsi da una nave italiana. Anche l'aereo intervenuto per portarli a Ginevra precipita a causa del maltempo, e Jordan vede questo come un segno divino: decide così di non bere né drogarsi mai più.

    Due anni dopo Saurel, il banchiere svizzero, viene arrestato e rivela all'FBI gli illeciti di Jordan, che viene così a sua volta arrestato. Per evitare di passare vent'anni in prigione, Jordan chiede e ottiene di collaborare con la giustizia fornendo tutti i nomi dei suoi compagni. Naomi tuttavia decide di lasciarlo e di prendere con sé i loro figli; Jordan reagisce violentemente e assume dopo anni un notevole quantitativo di droga, andandosi poi a schiantare con l'auto contro un muro mentre tenta di fuggire con Skylar.

    Il giorno dopo Jordan indossa un registratore e si reca in azienda per incriminare i suoi compagni, ma tenta di salvare Donnie passandogli un biglietto dove gli comunica che sta indossando un microfono, quindi di non compromettersi; l'FBI scopre il biglietto e arresta di nuovo Jordan. Grazie alla sua collaborazione, tuttavia, l'uomo ottiene una pena minima di 36 mesi in un carcere a bassa sicurezza. Passata la detenzione, Jordan riprende la sua carriera tenendo seminari sulle strategie di vendita.




    ★ Produzione e regia ★


    Nel marzo 2007, l'attore Leonardo DiCaprio e la casa di produzione Warner Bros. vinsero un'offerta per ottenere i diritti di trasposizione del libro di memorie Il lupo di Wall Street di Jordan Belfort, a favore di quella presentata dell'attore Brad Pitt e della casa di produzione Paramount Pictures. Jordan Belfort guadagnò un milione di dollari dalla vendita dei diritti. Nel 2012, i diritti furono acquistati dalla casa produttrice indipendente Red Granite Pictures.

    Martin Scorsese fu considerato fin da subito per la direzione del film. Prima di occuparsi di Shutter Island, sempre con Leonardo DiCaprio, Scorsese rivelò di aver lavorato a una bozza per il film senza però ottenere mai un semaforo verde da parte della Warner affermando di «aver sprecato circa cinque mesi della sua vita». Nel 2010, la Warner Bros. propose a Ridley Scott di dirigere il film, sempre con DiCaprio come protagonista, tuttavia in seguito la Warner stessa cestinò il progetto.
    Fu solo nel 2012 che il film ottenne un semaforo verde, grazie all'entrata in scena della casa produttrice indipendente Red Granite Pictures, che non pose restrizioni riguardo lo sviluppo del film. Fu allora che Martin Scorsese, consapevole che non sarebbero stati posti dei limiti al contenuto, decise di ritornare a far parte del progetto. In particolare, in un'intervista, Scorsese ha dichiarato: «La mia prima preoccupazione era quella di raccontare la storia di qualcuno non molto rilevante, qualcuno che non aveva fatto nulla di ispirante, non era né da una lato Michelangelo, un Roosevelt o un Lincoln, né d'altra parte un Rasputin, un Mao, uno Stalin, e oltre a questo, qualcuno la cui vita non fosse un esempio, non fosse nobile in alcun modo, non perché si voglia fare del male a qualcuno di per sé, ma per non avere nessuno modello decente di riferimento per la sua vita, questo è ciò che ho imparato dal mondo intorno a loro, è una qualcosa da cui sono sempre stato attratto, qualcuno sul modello di Gordon Gekko o Tommy, il personaggio di Joe Pesci, in Quei bravi ragazzi».

    Il film tende a portare tutto agli estremi, scelta che Scorsese ha giustificato affermando di voler «provare e scoprire che cosa pensavano tutti» e di voler «scoprire come le loro menti lavoravano». Ha rivelato anche che in realtà il loro film «gratta appena la superficie di ciò che realmente è accaduto». Inoltre, nonostante il forte umorismo che caratterizza il film, il regista ha rivelato che questo non era il suo intento primario, tuttavia Jordan e i suoi amici erano così buffi che non si può fare a meno di ridere; riguardo tutto ciò Scorsese ha dichiarato: «Quello che fanno è divertente nel contesto della verità della loro situazione» e «la capacità di vedere l'umorismo in situazioni che sono atroci fa parte del meccanismo di difesa. Ecco perché si ride su cose come queste». Sul protagonista Jordan Belfort ha invece dichiarato: «Se l'è cavata così tante volte, ma voleva solo farne ancora di più» e «suo padre e il suo avvocato gli hanno detto, “Vattene ora, l’hai fatta franca!”, ma non ha voluto ascoltarli. Non riusciva a resistere di approfittare delle persone. Sembrava venirgli così naturale».

    Infine, sull'utilità del film, Scorsese ha affermato che, secondo lui, i film possono realmente modificare il nostro comportamento, in particolare ha dichiarato: «Spero che i film possano rendere il mondo un posto migliore. Guardo indietro al neorealismo italiano, che apparve per cambiare le cose, poiché aprì una sorta di compassione verso gli ex nemici [della seconda guerra mondiale]. Il cinema ha cambiato tutta l’Italia, tutta la cultura».




    ★ Sceneggiatura ★


    Il compito di scrivere la sceneggiatura fu affidato a Terence Winter, che aveva lavorato con Scorsese già per la serie Boardwalk Empire. La sceneggiatura si basa, ovviamente, sul libro di memorie. Proprio riguardo ciò Winter ha riferito che il film è in realtà abbastanza fedele al libro e, secondo lui, al 100% in termini di spirito del libro stesso ma anche di quello che Jordan Belfort è in fondo. Winter ha anche raccontato di aver dovuto comprimere alcuni eventi ma che in fondo il suo compito era narrare: «l'ascesa e la caduta di Jordan Belfort», chiedendosi: «Come funzionava davvero? Come ha fatto a diventare quello che è diventato e, infine, come è finito?».

    Winter ha anche ricordato che le uniche cose ad essere state modificate sono solo alcuni dei nomi, per esempio: il personaggio di Donnie Azoff si basa su Danny Porush, il cui nome venne cambiato dopo che Porush minacciò di citare in giudizio i realizzatori; l'agente dell'FBI noto come Patrick Denham si chiama in realtà Gregory Coleman; mentre l'avvocato Manny Riskin si basa su Ira Lee Sorkin. Anche i nomi delle due mogli di Jordan Belfort furono modificati: la prima moglie, Denise Lombardo, divenne Teresa Petrillo mentre la seconda, Nadine Caridi, divenne Naomi Lapaglia. Invece, il nome di Mark Hanna, broker di L.F. Rothschild, rimase lo stesso e anche lui, come Belfort, venne in seguito condannato per frode e incarcerato.

    Nella pellicola si fa anche ampio utilizzo del voice over da parte del protagonista Jordan Belfort. A tal proposito, Terence Winter ha rivelato che quando iniziò il processo di scrittura una delle prime cose che voleva domandare a Scorsese era proprio del suo utilizzo, poiché non era sicuro che dopo Quei bravi ragazzi e Casinò volesse utilizzarlo nuovamente. Scorsese rispose tuttavia: «Si, in realtà penso sarà un buon compagno di Quei bravi ragazzi, scrivilo nello stesso stile». Ciò, a detta di Winter, gli ha permesso di aggiungere davvero tanti elementi, che altrimenti sarebbero stati eliminati.

    Invece, riguardo il lavoro con il resto della troupe, Terence Winter ha raccontato di aver incontrato più volte, durante la fase di pre-produzione, Scorsese e DiCaprio, anche se durante le riprese non è stato sempre presente a causa del suo impegno simultaneo con la serie Boardwalk Empire.




    ★ Riprese ★


    Le riprese del film, costato complessivamente circa 100 milioni di dollari, iniziarono a New York l'8 agosto 2012. Oltre che nella città di New York, ulteriori riprese vennero svolte a Closter, in New Jersey, e in altre zone dello stato di New York, precisamente ad Harrison e a Sands Point. Quest'ultima località venne scelta come location per la casa sulla spiaggia in cui Jordan incontra per la prima volta Naomi. Alcune riprese, senza Martin Scorsese e gli attori, si svolsero anche in Italia, tra Portofino, le Cinque Terre e Chiavari: la mancata presenza degli attori e del regista si spiega col fatto che le scene vere e proprie furono in realtà girate in studio con l'aggiunta dei vari dettagli, tra cui gli sfondi, in post produzione. Le riprese terminarono ufficialmente il 12 gennaio 2013, dopo che vennero effettuate delle riprese aggiuntive in un set costruito all'interno di un edificio abbandonato ad Ardsley, sempre a New York. Inoltre, le riprese subirono un'interruzione tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre a causa dell'arrivo dell'uragano Sandy.

    Nel primo giorno di produzione, l'attore Leonardo DiCaprio rischiò di essere investito da un'auto della produzione per la rottura del manico della valigetta che portava con sé. Jonah Hill, invece, che ha preso parte alle riprese dal 4 settembre 2012, ha rivelato di aver ricevuto, durante una scena, un vero pugno per compiacere Martin Scorsese, affermando: «Ho risposto okay. Metto i denti finti in bocca e iniziamo a girare. Urlo contro il tizio le mie battute - Mi vuoi colpire? Eh? Mi vuoi colpire? - e lui BAM… mi mette a tappeto», Hill ha raccontato di aver sentito poi Scorsese gridare: «La sua faccia sta gonfiando, presto! Mettetegli altri denti finti in bocca e giriamo il primo piano».

    La montatrice Thelma Schoonmaker, collaboratrice storica di Scorsese, rivelò che il film sarebbe stato girato completamente in digitale, anziché su pellicola, nonostante il regista italoamericano fosse un acceso sostenitore delle riprese su pellicola e avesse deciso di girare Hugo Cabret in digitale solo perché sarebbe stato distribuito anche in 3D; The Wolf of Wall Street, tuttavia, sarebbe stato distribuito solo in 2D. Schoonmaker ha espresso il suo rammarico riguardo la decisione, affermando: «Sembrerebbe che abbiamo perso la battaglia. Penso che Marty senta proprio che purtroppo è finita, e non c'è alcun campione del cinema più grande di lui». Alla fine, dopo numerose prove durante la pre produzione, si è deciso di girare la maggior parte del film su pellicola, tranne le scene con scarsa luminosità o che impiegavano il chroma key, che sarebbero state girate invece in digitale. È, inoltre, il primo film di Martin Scorsese, da Al di là della vita del 1999, che viene girato con lenti anamorfiche.




    ★ Costumi ★


    I costumi del film vennero curati da Sandy Powell, che aveva già lavorato sia con Martin Scorsese che con Leonardo DiCaprio. In particolare, la collaborazione col regista le valse ben due candidature e una vittoria ai premi Oscar.

    Sandy Powell ha rivelato che una delle prime sfide da affrontare era proprio capire cosa le persone comuni indossassero all’epoca, ha infatti dichiarato al The Daily Beast: «La storia recente è in effetti molto difficile da ricreare. Non siamo abbastanza lontani per osservarla con lucidità. In effetti, cosa indossavano le persone normali? Anche adesso, quasi quindici anni dopo, è difficile da dire. C’era la moda del grunge, certo, e gli accessori hip-hop hanno iniziato a diffondersi su larga scala. Ma chissà perché gli anni 90 si sono rivelati più difficili da sintetizzare, farne parodie, e metterli in scena rispetto a decadi precedenti. Gli anni 50? Ci pensa Beaver. Gli anni 60? Mad Men e Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, e gli anni 70, un po' Hotel California e un po' La febbre del sabato sera. E gli anni 80 sono i più facili: spesso sono rappresentati da un punto di vista comico, sono sempre dei look così esagerati e ridicoli. Le scene anni 80 all’inizio di The Wolf of Wall Street sono state molto più facili da realizzare di quelle anni 90».

    Powell ha raccontato di aver cercato di rimanere fedele al periodo, senza copiare però necessariamente quello che Jordan Belfort indossava realmente, prendendosi quindi un po' di libertà d’azione. Tra le numerose fonti da cui Powell ha attinto vi sono foto e video del vero Jordan, materiale d’archivio fornito da Armani e anche numerose riviste di moda degli anni 80 e 90, come per esempio GQ e Arena.

    Nel film, spiega Sandy Powell, la trasformazione dei vari personaggi avviene anche attraverso il vestiario. Il personaggio di Jordan, per esempio, passa da vestiti tipicamente anni 80 in termini di taglio e colore, come quello indossato il primo giorno a Wall Street, a vestiti più formali, costosi e fatti su misura dai migliori sarti con la stoffa più fine. Cosa che avviene anche con Naomi, che passa dai primi vestiti sexy e rivelatori a, con il procedere della storia e l’aumento della sua infelicità, vestiti più chic e sobri, che ricordano molto lo stile di Prada e Gucci di quel periodo. Riguardo Naomi, Powell ha detto di aver cercato di esprimere un ricchezza sopra le righe, ma mai volgare. Ha anche riferito che il suo vestito preferito è proprio quello che Naomi indossa quando scopre l’orgia gay del maggiordomo, realizzato da Versace.




    ★ Montaggio ★


    Il montaggio del film venne realizzato da Thelma Schoonmaker, collaboratrice storica di Martin Scorsese che ha lavorato per tutti i suoi film; collaborazione valsale tre candidature e altrettante vittorie ai premi Oscar. Schoonmaker, per il montaggio, ha rivelato di aver utilizzato, come in passato, il sistema digitale Lightworks.

    In un'intervista, Thelma Schoonmaker ha riferito che nella prima fase di montaggio il film aveva una lunghezza di circa quattro ore, affermando: «Era di quattro ore, sì. E un sacco di gente lo ha amato con quella durata, ma non si può distribuire un film con quella lunghezza e quindi lo abbiamo ridotto molto attentamente». Alla fine, il film è stato ridotto a una durata complessiva di 180 minuti; inoltre, Schoonmaker si è detta contenta perché non erano state eliminate intere scene, come accaduto in precedenti lavori, e perché, in origine, non pensava che ciò sarebbe stato possibile, ha infatti ricordato di aver detto a Scorsese «Non riusciremo mai a togliere un'ora da questo film».

    Numerosi tagli sono stati svolti anche per evitare un visto censura molto restrittivo a casa di alcune scene, in particolare Schoonmaker ha dichiarato: «Era soprattutto per l'esplicitazione sessuale che erano preoccupati [la Motion Picture Association of America], ma abbiamo lavorato molto a braccetto con loro» e «così abbiamo dovuto censurare un bel po' e Marty ha voluto renderlo molto chiaro. Penso che se guardate il film di nuovo vedrete dove abbiamo censurato».




    ★ Colonna sonora ★


    Per la colonna sonora del film Martin Scorsese si è affidato nuovamente al pluripremiato Howard Shore, che ha lavorato precedentemente con il regista per altri cinque film. La colonna sonora comprende sia brani scritti da Shore appositamente per il film sia brani di altri artisti.

    Sono presenti una grande varietà di brani, 60 in tutto, e di generi che spaziano dal jazz al blues, dal rock al pop, tra i tanti possiamo ricordare anche la presenza dell'italiano Gloria, che fa da sottofondo alla scena dell'affondamento dello yacht Naomi. Il primo brano ad essere presentato al pubblico fu Black Skinhead del rapper Kanye West, presente nel primo trailer distribuito il 16 giugno 2013.

    L'album, denominato The Wolf of Wall Street: Music from the Motion Picture, venne pubblicato in formato digitale il 17 dicembre 2013 dalla Virgin Records. I brani dell'album, che ha una lunghezza complessiva di 56 minuti e 30 secondi, vennero ridotti dai 60 originali a 16. Il CD fu poi distribuito il 7 gennaio 2014.




    ★ Incassi ★


    The Wolf of Wall Street incassò, in totale, circa 392 milioni di dollari, classificandosi come diciassettesimo maggiore incasso mondiale del 2013. Il film è anche il maggiore incasso mai realizzato dal regista Martin Scorsese. In Italia, il film incassò complessivamente € 11.732.569, classificandosi come il settimo maggiore incasso della stagione cinematografica italiana 2013-2014. Nel primo giorno di proiezione, il film guadagnò € 471.243 con un totale di 72.135 spettatori, per poi arrivare, alla fine del primo weekend, a 3,8 milioni, classificandosi primo al box office della settimana.

    Negli Stati Uniti d'America, il film guadagnò complessivamente più di 116 milioni di dollari, classificandosi come il ventiseiesimo maggiore incasso del 2014 e come il terzo maggiore incasso del regista dopo The Departed - Il bene e il male e Shutter Island, entrambi con DiCaprio come protagonista. In generale, nel Nord America, il film venne distribuito in 3.387 sale cinematografiche e guadagnò nella prima settimana 18 milioni di dollari. In Australia, invece, con un incasso di circa 13 milioni di dollari, risultò essere il film con visto censura R più visto dell'anno.



    ★ Critica ★


    The Wolf of Wall Street ricevette recensioni generalmente positive, con particolari lodi al lavoro di Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Martin Scorsese e Terence Winter. L'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes gli attribuisce un indice di gradimento del 77% su 246 recensioni, con un voto medio di 7,7 su 10, mentre il sito Metacritic gli attribuisce un punteggio di 75 su 100 sulla base di 47 commenti con l'indicazione «recensioni generalmente favorevoli».

    Peter Travers della rivista Rolling Stone lo ha classificato come il terzo miglior film dell'anno dietro 12 anni schiavo e Gravity, inoltre l'American Film Institute lo ha classificato tra i migliori dieci film dell'anno. Mick LaSalle del San Francisco Chronicle lo ha definito «il migliore e più divertente film americano distribuito quest'anno», mentre Marzia Gandolfi di MyMovies ha affermato: «Navy Seal del cinema, Martin Scorsese si spinge daccapo oltre e questa volta negli angoli oscuri dove vivono le cose (molto) cattive e dove ingaggia una battaglia ad alto volume con gli avvoltoi di Wall Street, immorali gangster ma socialmente più accettabili di un gangster. [...] Scorsese introduce in un'ouverture rapida e vorticosa l'universo degli operatori finanziari, un regno delirante e fuori controllo che fa fortuna a colpi di bluff e di transazioni più o meno legali, che pratica il piacere e il cinismo dentro un programma quotidiano di feste decadenti popolate da spogliarelliste, puttane, nani volanti e bestie da fiera. [...] Oscillante tra picchi e crisi, ansiolitici ipnotici e droghe stimolanti, The Wolf of Wall Street agisce direttamente sulla chimica cerebrale dello spettatore, che rimane con una penna in mano e la rivelazione di qualcosa di mostruoso e appassionante sulla natura umana. Scorsese ripete la magia, questa volta nera e distruttiva». Richard Roeper del Chicago Sun-Times ha invece dato al film una B+, dichiarando che il film era «buono, ma non un eccezionale Scorsese».

    Tra le recensioni meno positive troviamo invece: Dana Stevens, un membro del New York Film Critics Circle, che ha affermato che, secondo lei, il film non ha funzionato, etichettandolo poi come «epico in dimensioni, claustrofobicamente stretto nello scopo» e Marshall Fine del The Huffington Post, secondo cui la storia «vuole che siamo interessati a personaggi che sono persone sorde per cominciare, fatte più noiose dalle loro illusioni di essere interessanti perché drogate». In generale, comunque, la maggior parte delle critiche negative mosse al film riguardano il cinismo sfrontato dei protagonisti e il forte turpiloquio, critiche alle quali ha risposto lo stesso DiCaprio in veste di produttore: «È un film difficile che porta me stesso e la pellicola a rischio di molte critiche. È una storia ammonitrice, è un atto di accusa contro quel mondo, non ci piacciono queste persone, ma ci siamo impegnati a isolare il pubblico nella mentalità in cui questa gente viveva, così da capire qualcosa in più della cultura reale in cui viviamo ora».




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    ★ Film ★


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    Il ripristino del film verrà effettuato il prima possibile.


    Edited by Admin FoC - 6/9/2015, 12:39
     
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